24/10/2014 Archivio

SERRACCHINI: "PAROLE DEL PAPA SULLA DETENZIONE SONO CONDIVISIBILI"

Le parole del Papa sulla necessità di trovare forme alternative alla detenzione vanno incontro a un'esigenza molto avvertita sul territorio di questo Paese, di fare azioni necessarie al recupero dei detenuti e a una nuova visione del carcere, inteso non più come luogo chiuso Le parole del Papa sulla necessità di trovare forme alternative alla detenzione vanno incontro a un'esigenza molto avvertita sul territorio di questo Paese, di fare azioni necessarie al recupero dei detenuti e a una nuova visione del carcere, inteso non più come luogo chiuso". Lo ha dichiarato il vice segretario nazionale del Pd Debora Serracchiani oggi a Udine. Serracchiani ha poi ricordato i due "impegni fondamentali" assunti in questo senso dall'amministrazione del Friuli Venezia Giulia: "Uno è la costruzione di un nuovo carcere, per dare respiro a spazi assolutamente inaccettabili e non dignitosi come sono quelli di Pordenone e anche altri, mentre il secondo è quello che ci siamo assunti con la firma di un protocollo con il Ministero della Giustizia e con il Tribunale di Sorveglianza per trovare, appunto, forme alternative alla detenzione, di cui ha parlato anche il Papa". Serracchiani ha ricordato che "il Fvg è stata tra le prime regioni a firmare questo protocollo per l'eliminare il sovraffollamento delle carceri, che ha fatto guadagnare all'Italia una procedura di infrazione europea. E' nostro dovere - ha concluso - pensare non solo ai cittadini che incontriamo tutti i giorni, ma anche a quelli che non vediamo".

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24/10/2014 Archivio

NUBIFRAGIO A TRIESTE, IL SINDACO CHIEDE L'ATTIVAZIONE DELLE FORME DI TUTELA PER LE PMI

In merito ai danni causati alle micro e alle piccole imprese dal nubifragio avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 ottobre scorsi, il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, ha reso noto di aver chiesto alla Regione l'attivazione degli interventi previsti dall'artico 6 legge regionale 22/2007, che prevede la possibilità per le micro e piccole imprese del Friuli Venezia Giulia del "ristoro dei danni non coperti da assicurazione in conseguenza di eccezionali avversità atmosferiche

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24/10/2014 Archivio

TRIESTE: BANCHE NON FINANZIANO L'AZIENDA E I DIPENDENTI METTONO A DISPOSIZIONE IL LORO TFR

L'azienda ha acquisito commesse per 10 milioni di euro e ne potrebbe ottenere per altri 15, ma le banche non concedono crediti. I dipendenti, per i quali sta scadendo la cassa integrazione, offrono allora il proprio Tfr per garantire la liquidità necessaria a rilanciarne l'attività. Succede a Trieste, alla "Vitrani Spa", azienda specializzata nell'arredamento di interni per ambienti di lusso nel settore civile e navale

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