RINCARO ENERGIA: LE BOLLETTE DEGLI ALBERGHI ITALIANI COSTANO IN MEDIA 120MILA EURO PER OGNI STRUTTURA

L’associazione nazionale di categoria lancia l’allarme: “Oltre il 18% dei guadagni del settore viene assorbito dal pagamento delle forniture di energia elettrica e di gas”

RINCARO ENERGIA: LE BOLLETTE DEGLI ALBERGHI ITALIANI COSTANO IN MEDIA 120MILA EURO PER OGNI STRUTTURA

Il prezzo dell’energia continua a crescere - i costi del mese di luglio sono più che triplicati rispetto all’anno scorso - aumenta l’inflazione e, sebbene l’estate abbia avuto un riscontro positivo con il turismo, il settore ricettivo fatica a fare fronte alle spese e guarda con timore e preoccupazione ai prossimi mesi.

Il quadro della situazione arriva da un’indagine condotta dal centro studi di Federalberghi nazionale, che ha rivelato come le bollette energetiche degli alberghi italiani abbiano raggiunto il livello record di 3,8 miliardi di euro, con un costo medio di circa 120.000 euro per ciascuna struttura, di cui 94.000 per l’energia elettrica e 26.000 per il gas. Prezzo destinato, secondo le previsioni, ad aumentare ancora.

“È una situazione drammatica per la categoria”, ha evidenziato Bernabò Bocca, presidente nazionale di Federalberghi, “per far quadrare i conti bisognerà inevitabilmente aumentare i prezzi.” Oltre il 18% del volume d’affari del settore infatti viene assorbito dal pagamento delle forniture di energia elettrica e di gas.

“Per molte aziende – ha precisato Bocca – andando incontro alla bassa stagione, dove si riduce il tasso di occupazione delle strutture, l’unica soluzione sarà anticipare il momento della chiusura. Le altre che solitamente restano aperte tutto l’anno, potrebbero essere costrette a chiudere durante l’inverno, prima che l’accensione dei riscaldamenti faccia saltare del tutto i conti”. 

Secondo il presidente di Federalberghi, se da una parte serve una promozione delle energie rinnovabili, “eliminando i vincoli all’installazione dei sistemi fotovoltaici nei centri storici e consentendo la realizzazione di comunità energetiche anche tra soggetti che non sono alimentati dalla stessa cabina di trasformazione”, dall’altra sono necessari degli interventi urgenti, “per bloccare gli aumenti dei prezzi dell’energia, e per garantire a tutti il diritto alla rateizzazione delle bollette”. Infine, la categoria chiede la possibilità di accedere alla cassa integrazione per i dipendenti delle aziende che sospenderanno l’attività, senza costi per i datori di lavoro. Solo così sarà possibile per gli albergatori far fronte ad un inverno che si prospetta molto rigido.