IMPIANTO NUCLEARE SLOVENO DI KRSKO, PELLEGRINO(SEL): "IL GOVERNO TUTELI IL FVG"
E' necessario che il governo prenda consapevolezza e posizione nei confronti della Repubblica di Slovenia in ordine al rischio rappresentato dall'impianto nucleare sloveno di Krsko, a 125 chilometri dal confine italiano, costruito nel 1982 su un sito attraversato da una faglia attiva ed eretto proprio sulla traiettoria dei venti dominanti che soffiano verso il nostro Paese E' necessario che il governo prenda consapevolezza e posizione nei confronti della Repubblica di Slovenia in ordine al rischio rappresentato dall'impianto nucleare sloveno di Krsko, a 125 chilometri dal confine italiano, costruito nel 1982 su un sito attraversato da una faglia attiva ed eretto proprio sulla traiettoria dei venti dominanti che soffiano verso il nostro Paese: dobbiamo pretendere di essere coinvolti direttamente nella gestione di questa situazione". Lo afferma la parlamentare Serena Pellegrino (Sel) in un'interrogazione al governo. Ricordando che l'Istituto francese di radioprotezione e sicurezza nucleare aveva giudicato il sito di Krsko inadatto alla costruzione del cosiddetto "Krsko 2", nuovo impianto di potenza tripla rispetto a quello esistente, che ha ottenuto la proroga dell'attività fino al 2043, Pellegrino chiede al governo "attenzione e senso di responsabilità promuovendo un approfondimento degli studi, anche in coordinamento per lo meno con il Governo sloveno e l'Aiea di Vienna, si colleghi con le istituzioni scientifiche francesi, pretenda l'istituzione di una sede di coordinamento tecnico permanente almeno tra Italia, Slovenia e Aiea oltre all'inserimento di esperti italiani nelle commissioni di studio coinvolte nelle valutazioni su Krsko 1 e su Krsko 2".