VICENDA TORRENTI: CONSIGLIO BOCCIA LA MOZIONE DELL'OPPOSIZIONE

Il Consiglio ha bocciato la mozione dell'opposizione sulla vicenda Torrenti, coinvolto in una inchiesta giudiziaria per presunte irregolarità commesse prima della carica di assessore Fvg alla Cultura. La votazione: 24 no (centrosinistra più la presidente e l'assessore Vito); 15 sì (centrodestra); nessuna astensione. La mozione chiedeva un chiarimento nella vicenda dopo che per 45 giorni la presidente ha avocato le deleghe salvo restituirle a Torrenti tranne quelle delle attività culturali. "Qui oggi si è fatta troppa giurisprudenza e troppo poca politica, che invece compete a quest'Aula. La sensibilità politica è altro rispetto ai giudizi dei magistrati. Nella vicenda dell'assessore Torrenti ho agito proprio sulla base della mia sensibilità politica e di quella dei componenti della mia Giunta, con cui ho parlato a lungo e ho deciso solo dopo averne discusso con loro". Lo ha detto la presidente Serracchiani intervenendo in Aula sulla vicenda Torrenti, coinvolto in una inchiesta giudiziaria per fatti precedenti l'incarico pubblico. "La sospensione dell'assessore, decisa in un primo decreto, ha riguardato solo il periodo in cui la Giunta non si riuniva. Il fatto che lo riguarda è precedente al periodo dell' appartenenza alla mia Giunta. Con il secondo decreto, abbiamo sciolto le cause di conflitto di interesse che lo avrebbero investito come assessore alla Cultura" (oggi l'assessore Torrenti è in carica quale referente per i Beni culturali, mentre la presidente Serracchiani stessa è referente temporale per le Attività culturali), ha spiegato la presidente. La quale ha indicato che la sua "sensibilità politica è coerente con tutte le scelte prese in passato e con quelle che saranno prese in futuro. Non si tratta di presunzione di non colpevolezza, ma di pura sensibilità politica".