VERTICE UNIONCAMERE E CCIAA A UDINE

Sindacati e vertici di Unioncamere Fvg si sono incontrati oggi in Cciaa a Udine, dopo un'assemblea sindacale unitaria che ha coinvolto il personale dei quattro enti camerali provinciali. Tutti si sono dichiarati concordi nello stimolare l'azione sul livello nazionale, terreno effettivo su cui si gioca la partita della riforma, ma partendo dal chiedere un incontro congiunto con la presidente della Regione, Debora Serracchiani, per discutere della situazione che verrà a verificarsi quando, con il prossimo anno, le Camere si troveranno a gestire un taglio pesante (in Fvg, nel complesso, oltre 7 milioni di euro), dovuto alla riduzione del diritto annuale del 35%, che diventerà -40% nel 2016 e -50% nel 2017. La diminuzione di tali risorse - è detto in una nota comune - mette a rischio nel medio termine l'operatività delle Cciaa, poiché corrisponde praticamente agli investimenti in progetti, interventi, contributi e iniziative per le realtà produttive. I rappresentanti sindacali hanno proposto la sottoscrizione di un protocollo d'intesa, di carattere regionale e provinciale, che affronti il tema del personale delle Cciaa e delle conseguenze derivanti da un riordino del sistema camerale, che pur da tutti è stato ritenuto necessario. Nell'incontro si è evidenziata l'importanza di concordare ogni azione che da qui in avanti dovesse riguardare il personale, in contatto con le federazioni nazionali, poiché sono coinvolti circa 12 mila lavoratori in tutta Italia. "Le Cciaa - ha concluso il presidente di Unioncamere Fvg Giovanni Da Pozzo - sono esempio di vero federalismo e democrazia, risorse delle imprese reinvestite per dare loro supporto, servizi e progettualità, senza alcun aggravio sulle finanze pubbliche. Per far risparmiare poche decine di euro alle singole imprese, il tessuto economico rischia di perdere ingenti risorse e finanziamenti".