VERTICE FONTANINI ALZETTA

Il presidente dell'Upi Fvg, Pietro Fontanini, ha incontrato oggi il presidente regionale dell'Anci Mario Pezzetta, per discutere i riflessi della riforma degli enti locali. In merito al riordino dell'ordinamento istituzionale, Fontanini ha ribadito la propria valutazione "fortemente critica" nei confronti del provvedimento della Giunta regionale per l'eccessivo accentramento di poteri e funzioni in mano alla Regione, che da ente di legislazione e programmazione amplierà la sfera dei compiti amministrativi con 61 nuove competenze acquisite dalle Province, per le pesanti ricadute negative sulla funzionalità dei servizi e sul maggiore esborso che deriverà per il trasferimento di centinaia di dipendenti. Concorde sulla necessità di una Regione "più leggera" anche Pezzetta, che sollecita maggiori margini d'azione per i Comuni il cui orizzonte operativo è quello della rete con le altre amministrazioni. Per Fontanini "senza però annullarsi in essa, come accadrà in conformazioni territoriali composte da 40 mila abitanti". "Solo facendo leva sull'identità - ha rilevato Fontanini - il Friuli Venezia Giulia può salvarsi dall'omologazione con le altre regioni ordinarie. Del resto, il susseguirsi di dichiarazioni anche di autorevoli esponenti del Governo nazionale contro le Regioni a Statuto speciale mettono a forte rischio tali realtà e, alla fine, a salvarsi potrebbero essere probabilmente solo le province di Trento e Bolzano e la Valle d'Aosta". Pezzetta ha però sottolineato che "l'identità va proposta in modo innovativo attraverso uno sforzo di tipo culturale da compiere prima all'interno dei territori. Un processo di valorizzazione e difesa dell'identità che deve partire dal basso, dagli ambiti, per poi investire la Regione che, forte della consapevolezza coltivata del territorio, la deve difendere con convinzione e fermezza".