UN FRIULANO SUL KILIMANGIARO

Il conto alla rovescia è iniziato: il 'wild iron man' friulano Danilo Callegari sta affinando in Val d'Aosta la preparazione per 'Africa extreme', sfida prevista a ottobre. "Il Kilimangiaro? Tecnicamente è semplice". Così l'ex paracadutista dell'esercito, 32 anni, ha reso la prova difficile: dall'isola di Zanzibar nuoterà per 50 km tra gli squali dell'oceano indiano (protetto da un dispositivo) fino alla Tanzania, per poi correre 27 maratone giornaliere di fila, sino alla montagna da scalare. Affronterà la più alta vetta dell'Africa senza campi intermedi. "Nell'oceano una barca mi darà la rotta e due kayak mi staranno ai lati, non uscirò mai dall'acqua e delle speciali antenne creeranno una bolla anti-squali. Dovrei farcela in 17-19 ore", ha spiegato Callegari ad Aosta. Nella regione alpina è stato impegnato in un duro test: in 24 ore, tra il 29 e il 30 luglio, è partito ed è rientrato a Gressoney-Saint-Jean (1.385 metri) dopo aver raggiunto sul Monte Rosa la Capanna Regina Margherita (4.554 metri). "Tutto si è svolto in sicurezza, ci siamo appoggiati alla guida alpina Paolo Comune e prima abbiamo sorvolato il ghiacciaio in elicottero", ha spiegato Betta Gobbi, titolare della Grivel, sponsor del '7 summit solo project', l'iniziativa che sta portando Callegari a sfide estreme attorno ad alcune delle vette più alte del mondo.