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UN APPELLO CONTRO I LICENZIAMENTI ALLA BASE USAF
UN APPELLO CONTRO I LICENZIAMENTI ALLA BASE USAF
24/02/2015
Un appello alle istituzioni italiane e americane affinché si possa riaprire il dialogo per scongiurare i 13 licenziamenti annunciati dai vertici della Base Usaf di Aviano, è stato lanciato stamani, nel corso di una conferenza stampa, da Eugenio Sabelli, del coordinamento nazionale Fisascat Cisl per l'Air Force, e Angelo Zaccaria, suo omologo dell'Ulitucs Uil. L'emergenza occupazionale tra il personale italiano della Base era stata annunciata ufficialmente nel settembre scorso, con 42 esuberi. Le trattative hanno portato al ridimensionamento della cifra iniziale, facendo scendere a 18 il numero degli addetti a rischio licenziamento. Di questi, ulteriori cinque sono stati ricollocati in altre mansioni. "Non è immaginabile - hanno detto i sindacalisti - che una struttura che dà lavoro a 750 addetti civili italiani non riesca a ricollocarne una decina. Soprattutto perché sta per arrivare un nuovo contingente di 300 militari dalla Germania e, notizia recentissima, un secondo gruppo di 400 militari dall'Inghilterra per la chiusura di alcune basi. La circostanza più singolare è che per queste 700 persone, che resteranno in maniera permanente in Friuli, andrà studiato un percorso di potenziamento della refezione e gli esuberi sono stati individuti proprio nelle mense collettive". Sabelli e Zaccaria attendono una risposta ufficiale alla richiesta di incontro inoltrata al Comando Usa di Aviano, prima di dare corso a presidi fuori dai cancelli.