UDINE: NOTAIO RINVIATO A GIUDIZIO

Il notaio udinese Fabio Conte, 50 anni, è stato rinviato a giudizio oggi dal gup Daniele Faleschini Barnaba per le accuse di peculato, falso ideologico e omesso versamento Iva. Il professionista è finito a processo per non aver riversato all'Agenzia delle entrate tutte le somme incassate dai clienti e dovute come imposte di registro, ipotecarie e catastali o come Iva sulla dichiarazione delle persone fisiche. Oltre 500 mila euro dovuti in due anni, nel 2012 e 2013, secondo i calcoli del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza che aveva condotto le indagini per conto della Procura di Udine, contando circa 320 persone offese. E' stato il notaio, convinto di potersi difendere su tutti i fronti per dimostrare la sua innocenza, a scegliere di affrontare il dibattimento e non chiedere l'ammissione a riti alternativi. Nel corso della prima udienza davanti al Tribunale, il 13 marzo prossimo, verranno valutate anche le ammissioni delle parti civili, una cinquantina già comparse nel corso della precedente udienza preliminare, altre quattro costituitesi oggi