UDINE: IL COMUNE INVOCA PIU' ATTENZIONE A ROMA PER L'IMMIGRAZIONE

Istituire una commissione a livello parlamentare e di governo sui flussi di richiedenti asilo in arrivo via terra attraverso i confini con Austria e Slovenia, rivisitare le modalità di applicazione del protocollo di Dublino con gli altri Paesi dell'Unione Europea, ampliare il numero delle commissioni a Gorizia, o istituirne una a Udine, per i richiedenti asilo via terra, allargare proporzionalmente anche ad altri Comuni della provincia la gestione dell'accoglienza. Sono queste le richieste principali sul tema avanzate dal Comune di Udine ai parlamentari regionali nel corso di un incontro avvenuto oggi. "Come ho già avuto modo di sottolineare più volte - afferma il sindaco, Furio Honsell - è urgente che la questione dei richiedenti asilo venga posta a livello nazionale ed europeo. Non si può continuare a scaricare la gestione di queste emergenze sugli enti locali, occorre mettere mano al più presto alla normativa per definire una filiera che permetta di affrontare il problema. Anche perché sono proprio gli enti locali a dover gestire la situazione nel periodo di interregno tra quando la richiesta di asilo viene presentata e accettata e il momento in cui il permesso di soggiorno viene effettivamente consegnato - conclude - consentendo al richiedente di rendersi utile". Ai parlamentari presenti il primo cittadino e l'assessore ai Diritti di cittadinanza, Antonella Nonino, hanno consegnato un documento di sintesi con lo stato di fatto e le proposte dell'amministrazione comunale. "Attualmente in città abbiamo circa 60 posti per il sistema Sprar e 80 per il protocollo Aura - ha sottolineato Honsell - e non abbiamo intenzione di ampliare il numero di posti a disposizione".