UDINE. PETIZIONE ANTICLANDESITNI

La petizione anti-clandestini è a questo punto una strada obbligata. Sono quasi due anni, praticamente dall'inizio dell'operazione Mare Nostrum, che chiediamo al sindaco di Udine di farsi portavoce col Governo di alcune proposte praticabili per frenare i flussi di clandestini, assolutamente prevedibili e di cui le amministrazioni locali sono le prime vittime. Per ben due volte la risposta è stata un secco no. Lo afferma Mario Pittoni, capogruppo comunale della Lega Nord a Udine e responsabile scuola del Carroccio. "Stiamo definendo - prosegue Pittoni - il testo del documento, che riprenderà i punti più significativi dei sette che abbiamo elaborato per prevenire questo tipo di emergenze, cinque di competenza del governo nazionale e due che coinvolgono la comunità internazionale. Chiederemo in particolare la firma per domandare il ritorno dell'Italia a due livelli di protezione per i richiedenti asilo, come negli altri Paesi, e per il ripristino del reato di immigrazione clandestina".