UDINE, SCOPERTA UNA BANCAROTTA

Una bancarotta da 1,3 milioni di euro da parte di un imprenditore udinese è stata accertata dalla Guardia di Finanza di Udine, che ha indagato su una Srl attiva nella vendita di prodotti metallurgici e ferrosi. Le indagini, delegate al Nucleo di Polizia Tributaria di Udine e coordinate dal Procuratore facente funzioni Raffaele Tito, hanno portato alla scoperta della distrazione di beni mobili, denaro, crediti commerciali su alcuni clienti. A carico dell'imprenditore sono stati accertati casi di bancarotta preferenziale per aver rimborsato quote di finanziamenti infruttiferi e dato compensi a amministratori in un periodo di insolvenza, per oltre 200.000 euro. L'indagato, nel 2010 non aveva dichiarato redditi per oltre 412.000 euro, affermando di aver guadagnato solo 6.760 euro. Non si tratta della prima indagine per bancarotta a carico dell'uomo, che agli inizi degli anni '90 era a capo di un gruppo societario di lavorazione di materiale ferroso, cinque aziende del quale sono state dichiarate fallite e per le quali era stato condannato a un anno di reclusione e inabilitato all'esercizio di un'impresa commerciale per dieci anni, pena poi condonata. Infine, l'imprenditore aveva recentemente costituito una nuova impresa presso una sede non dichiarata al fisco e intestata a terzi, per proseguire l'attività al riparo da eventuali pretese di creditori.