UDINE, 10 ARRESTI PER RAPINA
17/01/2015
Polizia e Carabinieri di Udine hanno arrestato dieci persone, residenti in Friuli Venezia Giulia e in Sicilia, e recuperato beni per oltre tre milioni di Euro, bottino di una rapina con ostaggi avvenuta il 3 giugno scorso in una banca a Cervignano del Friuli (Udine). L'indagine, denominata "Trinacria", condotta dalla locale Squadra Mobile e dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri, ha visto i primi sette arresti il 5 novembre scorso e altri tre a dicembre. Sono state inoltre sequestrate sei auto e recuperate due statuette del 1300 nel letto del fiume Ledra a San Daniele del Friuli (Udine). Altra refurtiva è stata recuperata nella provincia di Catania. Ulteriori dettagli saranno resi noti in una conferenza stampa alla Procura della Repubblica di Udine. La clamorosa azione si era svolta nel pomeriggio del 3 giugno nella filiale di Cervignano (Udine) della Friulcassa. I banditi, probabilmente quattro persone con altri complici all'esterno, erano entrati nell'istituto di credito attraverso un ingresso secondario, cogliendo di sorpresa e tenendo in ostaggio clienti e dipendenti. I banditi avevano quindi intimato agli impiegati di consegnare loro il denaro contenuto nelle casse e avevano sottratto i cimeli contenuti in alcune cassette di sicurezza, quindi erano fuggiti in auto, facendo perdere le proprie tracce. E' partendo dal "basista" del gruppo, un incensurato insospettabile, di origine siciliana e residente a Cervignano del Friuli (Udine), che Carabinieri e Polizia sono riusciti a sgominare la banda di rapinatori "trasfertisti" palermitani, pluripregiudicati per gravi reati, radicati in un tessuto criminale di assoluto spessore, che avevano compiuto la rapina con ostaggi messa a segno alla filiale della Cassa di risparmio di Cervignano il 3 giugno. Monitorando gli spostamenti suoi e della compagna, i Carabinieri del Nucleo investigativo di Udine, comandati dal maggiore Roberto Scalabrin, e i poliziotti della Squadra Mobile diretti dal Vice Questore aggiunto Massimiliano Ortolan, sotto il coordinamento del pm Andrea Gondolo, hanno individuato il covo della banda, un appartamento a Udine, dove il gruppo pianificava i colpi messi a segno in Friuli. E' lì che la sera del 5 novembre Carabinieri e Polizia hanno fatto irruzione mentre la banda stava perfezionando le modalità per una rapina "fotocopia", che il giorno successivo si sarebbe dovuta svolgere nella Banca Monte dei Paschi di Siena nel centro di Udine, dove era già stato manomesso il vetro blindato posto su una porta secondaria. I malviventi avevano già pianificato il sequestro di due donne in un attività commerciale adiacente ai locali dell'istituto, e di tutto il personale impiegatizio della banca, poco prima dell'orario di chiusura pomeridiano. Gli investigatori avevano fermato nell'occasione sette persone e recuperato tutto il travisamento (maschere, tute e guanti) e gli attrezzi necessari a compiere la rapina. Le ulteriori indagini hanno portato gli inquirenti a ottenere altre tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altri soggetti, residenti in Friuli e a Palermo, coinvolti nelle rapine. Tra questi un vigile del fuoco residente a Fagagna (Udine) che aveva fornito un sostanziale supporto al sodalizio criminale occupandosi della ricettazione di parte della refurtiva.