TRIESTE. ANCORA NULLA LA VIDEOSORVEGLIANZA

Da quattro anni e mezzo la Questura di Trieste attende di attivare un sistema di videosorveglianza che permetterebbe di ridurre drasticamente alcuni reati. Ma il progetto "è impantanato nella burocrazia", ha denunciato oggi il Questore della città, Giuseppe Padulano, parlando di "grande sconfitta" per le istituzioni. Il progetto, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dovrà garantire il riconoscimento delle targhe automobilistiche e l'elaborazione di altri dati. "Per me è uno scandalo - ha detto Padulano -, per piantare un palo con le telecamere c'è bisogno di un tavolo di concertazione...". Caso analogo riguarda la videosorveglianza all'uscita dalle scuole, dove il sistema è attivo, ma per tempo è stato "usato al 10%" in attesa di alcune autorizzazioni. La Questura aveva anche proposto ai commercianti di installare telecamere per un controllo automatico, ma appena l'1% ha risposto positivamente all'appello. Padulano ha riconosciuto che a Trieste la situazione presenta "un quadro positivo e tranquillizzante", ma ha invitato a non abbassare la guardia, e a usare la tecnologia per il controllo del territorio