In materia ambientale è necessario arrivare, nell'ambito della riforma del Titolo V della Costituzione, a un riordino normativo e delle competenze, per fare chiarezza su chi fa che cosa. Lo ha auspicato Debora Serracchiani, all'assemblea generale nazionale dell'Albo nazionale dei gestori ambientali, al quale sono iscritte più di 160 mila imprese che si occupano di gestione dei rifiuti e di bonifiche e che costituiscono un punto di riferimento per la Pubblica amministrazione."Sulle questioni ambientali - ha rilevato ancora Serracchiani - occorre arrivare a più chiare responsabilità all'interno della Pubblica amministrazione evitando un'eccessiva frammentazione, per aiutare i cittadini e le imprese e per rendere il territorio più competitivo". Serracchiani ha ricordato alcuni dei complessi progetti di risanamento ambientale che la Regione Friuli Venezia Giulia, assieme alle altre istituzioni locali, ha affrontato negli ultimi anni, come la Ferriera di Servola e il Sito inquinato di Trieste. "Nel campo dell'ambiente - ha detto - questa Amministrazione regionale ha ricominciato a programmare, come dimostrano il piano energetico e quello delle acque". Semplificazione, trasparenza e legalità sono gli obiettivi posti dall'Albo nazionale e nello stesso tempo perseguiti dal Friuli Venezia Giulia, ha ricordato Serracchiani. All'assemblea erano presenti il presidente nazionale dell'Albo, Eugenio Onori, e il presidente della sezione del Friuli Venezia Giulia, Franco Sterpin Rigutti.