TERRORISMO, ROS ANCORA IN AZIONE

I Ros hanno compiuto un blitz anti-terrorismo islamico nel bellunese. I militari dell'Arma hanno effettuato alcune perquisizioni in abitazioni della provincia, mentre la Procura distrettuale antimafia di Venezia avrebbe iscritto nel registro degli indagati tre persone, non più nel Paese, con l'ipotesi di reato di associazione eversiva (270 bis). L'operazione sarebbe la prosecuzione dell'attività anti-terrorismo che portò ad indagare cinque persone nell'agosto scorso, dopo che le stesse, dei bosniaci e macedoni, dal Veneto si erano trasferite in Siria per aderire all'Isis. I Ros hanno perquisito alcune abitazioni a Longarone, Ponte nelle Alpi e nella conca dell'Alpago. Sulla vicenda le forze dell'ordine e gli inquirenti tengono il massimo riserbo, ma il 'percorso' fatto dai Ros segue le tracce della prima tranche di indagine e i tre indagati, che dovrebbero essere andati in Siria come jhaidisti, avrebbero lasciato l'Italia da tempo. Ad agosto l'indagine, condotta dai carabinieri del Ros, era legata alle sorti di Ismar Mesinovic un bosniaco residente nel bellunese morto in Siria all'inizio dell'anno in combattimento dopo aver aderito alla 'guerra santa'.