L'assessora regionale del Friuli-Venezia Giulia Maria Sandra Telesca ha partecipato in consiglio provinciale a Bolzano all'audizione sulla riforma sanitaria in Alto Adige, che sta creando polemiche soprattutto per la prevista chiusura di alcuni punti nascita in periferia. L'assessora ha segnalato che nella sua Regione si è proceduto con l'intenzione di partire dai bisogni dei cittadini, di quelli veri però. La rete ospedaliera - 17 strutture - era ridondante, in quanto esse lavoravano al 60% delle potenzialità. In quanto alla problematica dei punti nascita, è stata definita la chiusura di quelli sotto i 500 parti, salvo il caso di Tolmezzo, zona di montagna con 400 parti, che però avrà un'equipe unica con l'ospedale di San Daniele. A luglio é stato chiuso il punto nascita di Gorizia, con 300 parti, in quanto a pochi chilometri c'é l'ospedale di Monfalcone, su cui sono state concentrate tutte le risorse; a Gorizia sono rimasti gli ambulatori di pediatria e ginecologia. La chiusura di Gorizia non é stata indolore, si è puntato molto sulla comunicazione sottolineando che il problema non erano le risorse ma la sicurezza, ed é stato attivato un percorso nascita territoriale che prevede un'assistenza quotidiana post-partum. In quanto all'Azienda ospedaliera universitaria, essa comporta anche un adattamento della formazione universitaria verso l'assistenza territoriale.