SVOLTA NEL CASO GIRARDI

- Dopo 11 anni dal delitto, è stato arrestato da Polizia e Carabinieri un secondo presunto responsabile dell'omicidio del tassista triestino Bruno Giraldi, avvenuto il 23 novembre 2003. Si tratta di un uomo, Antonio Fiore, 41 anni, residente a Trieste e domiciliato in Slovenia, all'epoca guardia giurata. Nei suoi confronti il Gip di Trieste ha ipotizzato il reato di concorso in omicidio aggravato da futili motivi.L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita la scorsa notte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo Provinciale, comandati dal cap. Fabio Pasquariello, e dagli agenti della Squadra Mobile della Questura, diretti da Roberto Giacomelli e Fabio Soldatich. La riapertura delle indagini è scaturita dal ritrovamento e sequestro di una pistola con matricola abrasa il 5 Febbraio scorso da parte dei Carabinieri della Stazione di Borgo San Sergio durante una perquisizione nell'abitazione di un uomo di 44 anni. Dagli accertamenti balistici e dal ripristino della matricola effettuati dai Ris di Parma, la pistola è stata identificata come l'arma che sparò i colpi che uccisero Giraldi nel suo taxi, sulle Rive triestine. Fiore all'epoca era il legittimo possessore dell'arma e ne risultava detentore anche in una perquisizione effettuata dai militari e dai poliziotti l'8 agosto scorso, che però aveva dato esito negativo. Il corpo senza vita di Giraldi fu trovato all'alba del 23 novembre 2003 nella zona del canale industriale di Zaule, alla periferia di Trieste, ucciso da un colpo di pistola alla nuca e la sua macchina, data alle fiamme, fu trovata ad alcuni chilometri di distanza. Per il delitto è stato condannato in via definitiva a 18 anni di reclusione un uomo, Fabio Buosi, attualmente in regime di semidetenzione, che ha sempre negato di aver sparato. Buosi era stato condannato anche per calunnia nei confronti di un conoscente, da lui indicato quale responsabile del delitto, accusa poi ritrattata