SERVIZIO IDRICO. COSA CAMBIA A UDINE.

E' stato definito l'accordo per l'aggiustamento del prezzo di trasferimento del servizio idrico integrato ex-Amga a Cafc del Comune di Udine. Lo rendono noto con un comunicato le due aziende precisando che l'attività riguarda 41 lavoratori e che è stato deciso il riconoscimento a Cafc da parte di Hera di un conguaglio patrimoniale di 230 mila euro, oltre ad un rimborso su altri oneri per 200 mila euro. In merito all'attività di due diligence, il trasferimento, già operativo da inizio 2014, prevedeva la due diligence in capo a Cafc per la verifica della situazione patrimoniale ex-Amga alla data di efficacia del trasferimento, sulla base della quale procedere a eventuali meccanismi di aggiustamento del prezzo inizialmente concordato di 23,5 milioni di euro. La due diligence si è svolta come previsto negli scorsi mesi. Dapprima attraverso un'analisi delle consistenze patrimoniali ex-Amga e successivamente attraverso un tavolo di confronto fra il Gruppo Hera e Cafc conclusosi nei giorni scorsi. Nel 2014, parallelamente all'attività di due diligence, Cafc e Gruppo Hera hanno avviato una collaborazione operativa per la condivisione e lo scambio di best practices su telegestione e telecontrollo di reti e impianti, e sul miglioramento dell' efficienza energetica degli impianti stessi. Nei prossimi mesi verranno svolte attività di approfondimento per l'eventuale condivisione di soluzioni tese a migliorare la qualità e continuità del servizio, fanno sapere le due aziende. "Abbiamo portato a termine in maniera positiva - afferma Eddi Gomboso, amministratore unico di Cafc spa - il passaggio delle attività del ciclo integrato del servizio idrico della città di Udine da ex Amga a Cafc spa e lo abbiamo fatto attraverso un confronto aperto con la società Hera contraddistinto da professionalità e chiarezza di intenti". "Sono particolarmente soddisfatto dell'accordo raggiunto - ha spiegato Stefano Venier A.d. Gruppo Hera - sia per lo spirito presente intorno al tavolo, sia per il rispetto delle tempistiche concordate. Abbiamo mantenuto gli impegni presi, nei tempi, di uscita totale dalle attività idriche in Friuli, prima con la richiesta cessione delle quote di Carniacque e ora con la definitiva conclusione della cessione del ramo idrico al CAFC. Auspico che questo riceva il dovuto riconoscimento".