SERRACCHIANI: "ACCOGLIENZA E' UN DOVERE DI COSCIENZA"

''Se siamo e restiamo umani'', l'accoglienza di chi chiede aiuto, come i profughi, ''e' un dovere di coscienza'' e pertanto risultano ''incomprensibili'' le reazioni di chi si schiera contro. Lo ha sottolineato IERI sera, a Udine, la presidente del Friuli Venezia Giulia e vicesegretaria nazionale del Pd, Debora Serracchiani. ''Ci vuole coerenza, da parte di un amministratore pubblico - ha proseguito Serracchiani - sia quando sa che incontra consenso, sia quando il consenso non arriva. L'accoglienza dovrebbe essere un patrimonio comune di questa terra, storicamente aperta agli altri, alle diversità, per cui soprattutto in un momento così complesso, i piccoli e grandi egoismi sono fuori luogo e chiuderci in noi stessi è un errore. Anche perchè - ha sottolineato - vorrei domani trovarmi nelle condizioni che ovunque mi trovi, ci sia qualcuno che mi da' una mano, se fossi nel bisogno''. Serracchiani ha in particolare criticato gli amministratori locali che, nell'Isontino, si sono rifiutati di ospitare nei loro Comuni "anche uno solo" degli afghani accampati lungo l'Isonzo "e tre giorni dopo - ha concluso - erano in prima fila, a Redipuglia, ad omaggiare papa Francesco".