SCHELETRI ORIGINALI

Un combattimento tra due dinosauri a grandezza naturale, ricostruito "in progress" davanti ai visitatori a partire dagli scheletri originali di "Daffi" e "Ken", video e ricostruzioni virtuali dell'epoca preistorica. Sono gli ingredienti della spettacolare mostra "Attenzione dinosauri: lavori in corso" che sarà ospitata nelle scuderie del Castello di Miramare a Trieste, dal 20 febbraio al 6 aprile prossimi. Organizzato dalla società Zoic, con la cooperativa Gemina, in collaborazione con la Soprintendenza ai beni storici del friuli Venezia Giulia, l'evento rientra tra le iniziative a sostegno dello storico sito del Villaggio del Pescatore di Duino (Trieste), dove venne portato alla luce "Dino", il più grande e completo dinosauro italiano. Nelle sale delle scuderie, dal 20 febbraio prenderà corpo poco per volta una grande scena di combattimento tra un 'Allosaurus' di otto metri (Kan) e un cucciolo di 13 metri di Diplodoco (Daffi), reperti provenienti dalle Montagne Rocciose, in Wyoming (Usa). Si mostrerà al pubblico il 'dietro le quinte' della preparazione delle grandi ossa di dinosauro da parte dei geologi. A corredo, sarà proiettato un video sugli scavi che hanno portato alla scoperta dei reperti e pannelli esplicativi. In una sala parte verrà allestita una "holobox", cioè una stanzetta con proiezioni tridimensionali, che riprodurrà in scala la scena del combattimento. Poi una ricostruzione di Antonio, visualizzabile con occhiali attivi comandati da un proiettore computerizzato, e sarà anche riproposto il cranio di "Laura", un Adrosauro con il corpo ancora ricoperto di pelle oggetto di una precedente mostra lo scorso anno a Duino. All'apertura della mostra i due dinosauri verranno esposti montati al 50%; con il passare dei giorni verranno completati fino a poco prima del termine, prima di Pasqua. Sarà possibile acquistare un biglietto per una sola visita, al prezzo di 5 euro, e per chi volesse tornare a vedere l'evoluzione dei lavori c'è un altro biglietto con accesso illimitato, a 10 euro. L'esposizione è stata dedicata dal curatore, Flavio Bacchia, all'imprenditore e mecenate veneziano Giancarlo Ligabue, morto a gennaio: "E' la prima occasione - ha detto - di ricordarlo sul campo, dal basso. Speriamo di trovare quanto prima un reperto da dedicare al suo nome, di qualità eccezionale".