SCANDALO APPALTI ALL' OSPEDALE DI UDINE, I NOMI

Era stata la segnalazione di un concorrente, che paventava l'assenza di alcuni requisiti in capo alla ditta che poi vinse l'appalto, a mettere in moto le indagini dei carabinieri del Nas, chiuse ora con la notifica di cinque avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Nei guai sono finiti così due funzionari dell'Azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia: il direttore della Soc Tecnologia dell'informazione e della comunicazione Piero Pascolo, 54 anni, che è anche vicesindaco a Comeglians (Udine), e Alessandro Gigante (51), di Codroipo (Udine), responsabile della posizione organizzativa Comunication Tecnology della stessa Soc. I tre imprenditori sono il legale rappresentante della "Vem Sistemi spa" di Forlì, Maurizio Camurani (54), accusato anche di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico per avere attestato falsamente il possesso dei requisiti per partecipare alla gara, e Franco Qualizza (52) di Nimis (Udine), rappresentante commerciale della Vem. L'avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato anche al legale rappresentante di Schneider Electric Italia srl di Stezzano (Bergamo), Fabrizio Landini (49), di Livorno. Secondo gli inquirenti la ditta sarebbe stata l'unica in grado di gestire la manutenzione del vecchio Data center dell'ospedale e avrebbe pilotato indirettamente la gara.