Lo scetticismo del mondo dell'impresa su questo primo passo del Jobs act è sufficientemente eloquente". Lo afferma oggi la parlamentare Sandra Savino (Fi). "D'altronde - prosegue la parlamentare - l'assenza di un riferimento diretto sui temi caldi, come i licenziamenti per motivi economici e disciplinari, e un percorso della legge che prima della sua applicazione vedrà passare molti mesi, se non anni, sono aspetti tutt'altro che secondari nella dinamica delle aziende. Al momento quindi ci troviamo di fronte a un'operazione cosmetica: un trucco usato dal premier Renzi per farsi bello davanti ai vertici europei presenti a Milano. La domanda è: qualcosa cambierà da oggi, o nel breve periodo? La risposta è no, perché il governo ha scelto un iter che rinvia l'attuazione ai decreti delegati e che non libera questa ipotesi di provvedimento - conclude Savino - dai giochi al ribasso interni al Partito Democratico"