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SAN DONA. INAUGURATA LA NUOVA ANATOMIA PATOLOGICA
SAN DONA. INAUGURATA LA NUOVA ANATOMIA PATOLOGICA
30/12/2014
Dopo 5 mesi di lavori oggi si è alzato il sipario sulla nuova Anatomia Patologica, all’ospedale di San Donà di Piave. Il tutto con una cerimonia di inaugurazione a cui hanno partecipato il direttore generale Carlo Bramezza, il direttore della citata unità operativa Antonella Chiara, il sindaco di San Donà Andrea Cereser, il presidente della conferenza dei sindaci Luciano Striuli e l’assessore regionale Daniele Stival. Presenti anche la gran parte dei primari dell’Ulss10 e vari sindaci del Veneto orientale. E non è mandata la benedizione del reparto a cura di Don Eros Pellizzari. I lavori di ristrutturazione hanno riguardato non solo il risanamento delle murature portanti, la sostituzione degli infissi, della pavimentazione e dei servizi, ma anche una diversa e migliore organizzazione degli spazi interni. Sono stati realizzati completamente due distinti impianti di trattamento e condizionamento dell’aria, uno destinato al confort climatico di tutti i locali con adeguati ricambi d’aria esterna previsti dalle norme; il secondo integra il primo impianto nei locali in cui è necessario un maggiore ricambio d’aria, adeguato alle portate di aspirazione generate dalle cappe. Sono stati rifatti gli impianti elettrici, la rete di trasmissione dati e telefonica anche a servizio delle apparecchiature installate. Particolare attenzione è stata rivolta al miglioramento della sicurezza e all’accoglienza ai pazienti; i lavori per l’adeguamento dei locali, pianificati dal Servizio Tecnico dell’Ulss10, sono stati pensati per massimizzare l’attività contribuendo, allo stesso tempo, a migliorare il benessere lavorativo degli operatori che vi lavorano all’interno: 7 tecnici, 3 dirigenti medici, 2 amministrativi, 1 operatore sanitario, 1 inserimento lavorativo. Il nuovo servizio di Anatomia Patologica occupa lo stesso spazio precedente alla ristrutturazione (460 mq), ma ora include moderni laboratori di citologia e di immunoistochimica, locali idonei alle inclusioni, taglio, colorazione, refertazione, ambulatori e studi medici. La presenza di 5 nuove cappe di aspirazione garantirà la totale sicurezza dal punto di vista ambientale, requisito indispensabile in un laboratorio che utilizza reagenti potenzialmente nocivi. Costo complessivo della ristrutturazione 500 mila euro. Il coordinamento dell’unità operativa è affidato alla dottoressa Antonella Chiara.