SALUTE MENTALE, RITARDI

Ritardi e inadempienze dello Stato e delle Regioni soprattutto per quanto riguarda l'erogazione dei fondi necessari al previsto ampliamento degli organici di Dipartimenti di Salute Mentale, la necessità di ridefinire il tema della pericolosità sociale e di riorganizzare l'assistenza psichiatrica in carcere. Queste solo alcune delle criticità attuative ''non risolte'' dalla nuova legge sulla chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg). A denunciarlo sono psichiatri e magistrati, 'insieme' al convegno 'Superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ed oltre: psichiatri a giuristi a confronto' che si svolge oggi a Brescia. Dei circa 700 pazienti ancora ospitati negli OPG in questi ultimi mesi, rilevano gli specialisti, ''una quota compresa tra i 250 e i 400 verrà accolta nelle Residenze alternative Rems, mentre la restante parte dei pazienti fruirà dell'insieme dei servizi offerti dai Dipartimenti di salute mentale Dsm''. Ma il problema, avverte la Società italiana di psichiatria, ''sarà la gestione del futuro, soprattutto se si considera che nell'ultimo anno, già molti ospiti degli OPG, circa 800, sono stati 'liberati' ed accolti nei DSM. Mancano però i fondi per la loro presa in carico da parte delle strutture territoriali''.