RIPRESA. NON BASTA IL JOBS ACT

Non basta il Jobs Act a trainare la ripresa. Non basta l'ennesima modifica del sistema di regole che investono il lavoro per creare crescita e nuove opportunità occupazionali. Servono invece concrete misure di contrasto alla crisi, fondate sul sostegno all'economia reale attraverso l'adozione di politiche industriali e piani di investimento capaci di rilanciare i nostri sistemi produttivi. Lo ha affermato oggi il segretario regionale della Uil, Giacinto Menis, in occasione del seminario su contratto a tutele crescenti e nuovi ammortizzatori sociali organizzato a Palmanova. In Friuli Venezia Giulia - è stato ricordato - le ore di cassa integrazione autorizzata sono state quasi 33 milioni, il dato peggiore di sempre, superiore dell'11,5% rispetto al precedente "record" del 2013 e in negativa controtendenza non solo rispetto alle altre regioni del Nord-Est (decrementi dal 15 al 21%) ma anche rispetto al dato medio nazionale che nel 2014 si è attestato ad un -6% rispetto al 2013. "I pochi e circoscritti segnali di ripresa sono talmente deboli - prosegue Menis - da non produrre effetti sul fronte occupazionale che risente anche del progressivo esaurirsi degli ammortizzatori sociali. Non ha senso partire dai provvedimenti sulla 'uscita' dal lavoro piuttosto che perseguire l'attuazione di autentiche politiche attive del lavoro, capaci di sostenere e orientare - ha concluso - le persone espulse dal ciclo produttivo".