RIFORMA ENTI LOCALI AL VIA ALL'ESAME IN FVG

La riforma del sistema degli enti locali del Friuli Venezia Giulia arriva nell'aula del Consiglio regionale e apre lo scontro tra maggioranza e opposizione. Il centrosinistra difende il provvedimento della giunta, mentre centrodestra e M5S lo criticano apertamente. "L'obiettivo della riforma - ha detto il capogruppo dei Cittadini, Piero Paviotti - non si limita ai risparmi bensì a un miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia dei servizi pubblici, oltre alla capacità, oggi quasi assente, di fare programmazione di area vasta". "Abbiamo pensato quale deve essere la nuova organizzazione del territorio affinché i cittadini vi partecipino e affinché i costi siano adeguati", ha affermato Vincenzo Martines (Pd). Decisamente critiche le opposizioni. "Buon senso avrebbe imposto di attendere l'evoluzione nazionale e l'adeguamento alla legge Delrio, ma evidentemente il buon senso non alberga in questa Giunta e nella maggioranza", ha accusato Rodolfo Ziberna (Forza Italia). "Se prima di entrare in Commissione eravamo contrari, dopo l'approvazione di questo disegno di legge in Commissione lo siamo ancora di più", ha detto Luca Ciriani (Fdi/An). "Non sappiamo ancora quali saranno le decisioni definitive della Giunta, non c'è chiarezza e la stessa maggioranza appare incerta e divisa, al di là dell'unanimità di facciata", ha concluso. Giudizio negativo anche dal M5s. "Il disegno che si evince da questo disegno di legge - ha osservato Elena Bianchi - è una riduzione drastica del numero dei comuni, sulla qual cosa non si può essere d'accordo".