RIDUZIONE VITALIZI, DUBBI SULLA LEGITTIMITA' DELLA RIFORMA

La proposta di legge sulla riduzione dei vitalizi ai consiglieri regionali "presenta, nell'impianto di fondo e in alcuni specifici punti, evidenti elementi di dubbia costituzionalità". Ad affermarlo è l'Associazione dei consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia che denuncia l'assenza organicità di impostazione, "che fa assumere alla proposta di legge un carattere 'vessatorio' nei confronti di chi ha fatto il proprio dovere istituzionale". "Quanto ai contenuti - rileva l'Associazione dei consiglieri - le misure di riduzione previste (che sono tra le più alte d'Italia), non tengono conto alcuno del fatto che in Friuli Venezia Giulia sugli assegni è già applicata da ben nove anni una riduzione del 10 per cento (ciò non avviene in molte altre Regioni), che per gli assegni stessi da tempo non è previsto alcun aggiornamento Istat e che il loro importo, per una certa sua parte, è ora soggetto a doppia tassazione". A parere del direttivo dell'Associazione, "ben altra valutazione avrebbe da esso avuta il provvedimento qualora avesse abbracciato in un disegno organico di contenimento della spesa, l'intero e non trascurabile comparto della politica a cominciare dalla Regione". Per l'Associazione dei consiglieri regionali, infine, "la mancanza di una organicità di impostazione e di una connotazione solidaristica del provvedimento, impongono l'indizione dell'Assemblea degli iscritti per una comune valutazione e per le determinazioni conseguenti, ivi compresa l'azione in sede giurisdizionale, come del resto avvenuto in altre Regioni (Lombardia) e come da indirizzo del Coordinamento nazionale".