PROFUGHI A VENZONE, INTERROGAZIONE DI ZILLI

L'arrivo di una trentina di profughi a Venzone è al centro di un'interrogazione della consigliera regionale Barbara Zilli (Misto-Lega), secondo la quale "il territorio è saturo, cittadini e amministratori hanno espresso chiaramente la loro netta contrarietà all'ipotesi di accogliere profughi, eppure la decisione non è cambiata. La democrazia è esautorata, ormai il vero rischio è l'assuefazione". Secondo Zilli "assistiamo inermi al solito metodo fallimentare adottato dalle istituzioni italiane in questi casi. Assente la comunicazione preventiva tra Prefettura e territorio per organizzare servizi e accoglienza. Inesistente disponibilità ad ascoltare il territorio. Le istituzioni centrali decidono, e i piccoli Comuni soccombono e subiscono. Singolare che proprio oggi, mentre si svolge un incontro tra l'assessore Torrenti e i sindaci dell'Alto Friuli per affrontare il tema dell'emergenza profughi, l'Italia riversi proprio su Venzone una trentina di soggetti di origine dubbia. Ribadisco - sostiene infine - che, purtroppo, molto spesso i sedicenti profughi o migranti sono semplicemente clandestini".