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PRETE PEDOFILO SUICIDA A TRIESTE. OMELIA DEL VESCOVO FA RIFLETTERE
PRETE PEDOFILO SUICIDA A TRIESTE. OMELIA DEL VESCOVO FA RIFLETTERE
03/11/2014
La Chiesa, pur nello splendore della sua dimensione divina, è impastata di umanità fragile e peccaminosa. Lo ha detto il vescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi, nell'omelia di San Giusto, patrono della città, parlando del suicidio del parroco che aveva ammesso un atto pedofilo. Mons. Crepaldi ha detto cha la Chiesa è "sempre quotidianamente bisognosa del perdono e della misericordia divini". Secondo Crepaldi, "la fede in Cristo è capace di innescare quei salutari processi di purificazione e di conversione che consentono alla Chiesa di affrontare, con verità e trasparenza, le situazioni che confliggono con il suo essere e il suo operare. Una di queste - ha aggiunto il vescovo - è quando viene a mancare il rispetto assoluto che si deve avere verso i bambini e i minorenni in genere, che devono avvicinarsi ad essa con il massimo della fiducia". "Per don Maks - ha continuato Crepaldi - che resta per me un figlio carissimo e che, pur avendo riconosciuto il suo tragico errore, gli è venuta meno la forza di affrontarlo lasciandosi adeguatamente aiutare, è giunto ora il momento della nostra pietà umana e cristiana, silenziosa e orante, che lascia a Dio e alla sua onnipotente misericordia il giudizio sul suo gesto". Don Maks Suard si era tolto la vita in canonica la scorsa settimana. Era stato proprio il vescovo a trovare il cadavere dell'uomo. L'accusa di pedofilia nei confronti di una ragazza di 13 anni risale a 17 anni fa. Sabato scorso Crepaldi si è recato nella parrocchia di don Maks, a Santa Croce, punto di riferimento per la comunità slovena, e alcuni fedeli sono usciti dalla chiesa. L'odierna cerimonia per San Giusto, nella cattedrale di Trieste, si è svolta senza contestazioni.