PORTOGRUARO CAPITALE DELLA PROSTITUZIONE. UN ARRESTO

Nella giornata di ieri, militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Portogruaro hanno proceduto all’arresto di un cittadino di nazionalità cinese, indagato per il reato di sfruttamento della prostituzione. L’arresto è avvenuto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Pordenone. Le indagini, avviate su iniziativa delle Fiamme Gialle nel gennaio del 2014 e coordinate dalla Procura della Repubblica di Pordenone, hanno permesso di scoprire come dietro le vetrine oscurate del “centro benessere” gestito dall’arrestato in pieno centro a Portogruaro si svolgesse invece un’illecita attività parallela, cioè l’offerta di prestazioni di carattere sessuale dietro pagamento di compensi variabili in base alla tipologia di prestazione di cui il cliente usufruiva. Il centro benessere di cui l’uomo è titolare, all’apparenza non dissimile da altri esercizi, impiegava, ufficialmente come “massaggiatrici”, ben otto donne, di età compresa tra i 19 e 44 anni, anch’esse di nazionalità cinese, tra cui la moglie stessa del titolare. Le indagini, condotte sia attraverso modalità tipiche di polizia, quali appostamenti e audizioni di persone informate sui fatti, sia sfruttando peculiarità operative tipiche del Corpo, quale il controllo del regolare rilascio della ricevuta fiscale, hanno consentito di far luce sull’attività realmente svolta all’interno del centro. I clienti entravano in contatto con il “centro benessere” tramite annunci pubblicati su quotidiani locali o su siti internet; durante la prestazione del massaggio “tradizionale”, ai clienti veniva proposta, in modo più o meno palese, una prestazione aggiuntiva a quella offerta, di natura più intima, a fronte di un corrispettivo extra che poteva, a seconda della prestazione ricevuta, arrivare anche a somme prossime ai 100 €.. Al termine della prestazione, la somma veniva versata alla cassa, ove, molto spesso, si trovava l’uomo oggi arrestato, gestore della illecita attività. Dopo l’arresto, sono in corso controlli di natura tributaria finalizzati a ricostruire i reali guadagni dell’esercizio, sia per determinare il complessivo volume di affari, sia sotto il profilo del recupero a tassazione dei proventi illeciti conseguiti attraverso lo sfruttamento della prostituzione.