PIANO DI CONSERVAZIONE PER I PARCHI

I Parchi naturali regionali delle Dolomiti friulane e delle Prealpi Giulie hanno un proprio Piano di Conservazione e Sviluppo, approvato dalla giunta regionale. "È una data storica per i due principali parchi naturali della nostra regione - commenta l'assessore alla Pianificazione territoriale, Mariagrazia Santoro - che finalmente sono dotati di un vero e proprio strumento urbanistico e di gestione ambientale necessario alla realizzazione delle attività di tutela e di sviluppo nelle aree protette". L'approvazione dei Piani consente di sbloccare alcune importanti attività di sviluppo, tra cui la possibilità per l'ente gestore di erogare contributi a favore di privati per effettuare sfalci o per favorire la ristrutturazione e il ripristino di alcune strutture interne, quali malghe e casere, nel rispetto delle tipologie architettoniche tradizionali, attingendo dai fondi in dotazione al Parco. Ciascun Piano, oltre a disciplinare le aree interne, definisce il quadro di attività e investimenti socio-economici per la gestione di strutture che sorgono nei paesi esterni al parco, come centri visita, musei e foresterie. "L'approvazione dei piani - ribadisce Santoro - costituisce una premessa giuridica e operativa importante anche per consolidare la presenza dei due parchi nei contesti sovraregionali in cui sono inseriti. Per il Parco delle Dolomiti friulane il Piano è la condizione di garanzia quale area riconosciuta come sito Unesco delle Dolomiti, mentre per il Parco delle Prealpi Giulie è la premessa ad una migliore progettualità con il vicino Parco sloveno del Triglav". Il Parco delle Prealpi Giulie si estende su poco meno di 10.000 ettari, mentre quello delle Dolomiti friulane su 37.000; ogni anno i visitatori sono in complesso 300.000.