PATTO DEL TERRITORIO

Mi pare che il territorio abbia compiuto un buon lavoro mettendo insieme, finalmente a sistema, una serie di proposte. Adesso bisogna scegliere e darsi delle priorità. Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, che ha partecipato oggi, nella sede della Camera di commercio di Gorizia, alla presentazione delle linee strategiche elaborate da tutti i soggetti istituzionali ed economici dell'Isontino per arrivare a un "Patto del territorio". Alla riunione, promossa dal presidente Gianluca Madriz, hanno partecipato sindaci e amministratori locali, rappresentanti delle istituzioni, parlamentari eletti nel collegio e consiglieri regionali della provincia, sindacati e associazioni imprenditoriali. Serracchiani era affiancata dall'assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Loredana Panariti. "Il Friuli Venezia Giulia - ha aggiunto Serracchiani - si troverà di fronte nei prossimi mesi a grandi cambiamenti, con il riassetto degli Enti locali e con Rilancimpresa. Mi pare comunque che il territorio abbia reagito positivamente e che stia accettando queste sfide. Per l'Isontino il problema non è oggi quello di costruire infrastrutture, perché con la Villesse-Gorizia e con altri investimenti si sono poste le condizioni affinché possa uscire dalla condizione di marginalità. Il problema adesso è rendere attrattivo il territorio, puntando sulla promozione". Tra le priorità indicate da Serracchiani il settore dell'avionica, fra Ronchi dei Legionari e Gorizia, e la portualità, a Monfalcone. E' stata espressa la preoccupazione che la procedura di Via per costruire un mini-rigassificatore in area portuale, proposto da alcuni imprenditori privati, possa creare interferenze e provocare così ritardi nell'avvio dei lavori di dragaggio dei fondali del porto. Nel corso della discussione è emerso infine il tema della riforma degli Enti locali: "Con le Unioni territoriali - ha precisato Serracchiani - non vengono create delle mini-Province. Si fa invece un'operazione inversa, si parte dai Comuni, che sono chiamati a mettere insieme competenze e risorse per assicurare quei servizi ai cittadini che i sindaci, da soli, non riescono più a garantire in modo efficiente. Le Province avevano tutt'altre competenze e sistemi di gestione".