OPERAZIONE PROVINCIA A GORIZIA

L'"Operazione Provincia", avviata nel 2013, ha ricostruito l'attività di quattro imprese, Ma&Ea srl, Iso. C. srl, S.c.f. Srl., Elynaval, srl, tutte risultate tra loro connesse per vincoli lavorativi operativi, di co-intestazione o parentela tra i titolari o responsabili. I denunciati avevano adottato una sorta di "scriteriato sistema di fare impresa", secondo i carabinieri: attraverso la costituzione delle diverse ditte, realizzavano il proposito di illecito guadagno attraverso continue movimentazioni fra ditte della manodopera, per lo più del Bangladesh. Secondo l'accusa, i dipendenti subivano pressioni di natura estorsiva: nei casi più eclatanti le maestranze erano state costrette al licenziamento "volontario" da un contratto a tempo indeterminato, per essere riassunte "a tempo" in un'altra ditta del gruppo. A seguito delle movimentazioni di lavoratori messe in atto veniva poi richiesto alla Provincia di Gorizia un contributo a fondo perduto per l'assunzione di un nuovo lavoratore (variabile dai tremila ai novemila euro). Gli accertamenti hanno consentito di appurare che la metodologia era stata utilizzata per poter presentare, negli anni 2012 e 2014, 31 domande di accesso ai contributi a fondo perduto per l'assunzione di nuova forza lavoro, utili ad ottenere un totale di 150 mila euro, di cui 65 mila già erogati dalla Provincia di Gorizia. Il gruppo aveva anche presentato nei primi mesi del 2014 una richiesta di prestito agevolato alla Camera di Commercio di Gorizia per le imprese in via di espansione, per un totale di 710 mila euro. I carabinieri hanno denunciato le otto persone, e eseguito un sequestro preventivo da 65mila euro dai conti correnti bancari degli indagati, e disposto il blocco delle ulteriori erogazioni.