OPERATIVO FONDO SVILUPPO PMI

È operativo da oggi il "Fondo Sviluppo Pmi", nuovo strumento finanziario per lo sviluppo e la crescita delle imprese del Nordest. È stato attivato dalle finanziarie Veneto Sviluppo e Friulia, con la partecipazione del fondo pensione contrattuale Solidarietà Veneto. Nasce con l'obiettivo di canalizzare risorse finanziare verso piccole e medie imprese di Veneto e Fvg, per mantenere radicate sul territorio le eccellenze economiche regionali. 50 milioni di euro è la dotazione complessiva: 20 da Veneto Sviluppo e 21 da Friulia, che sono i principali azionisti, e un investimento di Solidarietà Veneto pari a 7 milioni. "Il controllo del Fondo - ha spiegato Giorgio Grosso, presidente di Veneto Sviluppo e di Fvg Sgr, la società nata dalla partnership delle due finanziarie regionali che gestirà il Fondo - è congiunto. La governance è paritetica. Nel primo triennio la presidenza va a Veneto Sviluppo, nel secondo ci sarà il passaggio di testimone a Friulia. Ciascuna regione dovrà avere almeno il 30% degli investimenti complessivi". Per Pietro Del Fabbro, presidente di Friulia, "con l'operatività del Fondo Sviluppo per le Pmi prende forma un altro capitolo delle linee di politica industriale di Friulia, a testimonianza dell'impegno di offrire al tessuto industriale regionale opportunità e strumenti innovativi di sviluppo. Un altro segnale - ha continuato - della volontà del sistema Friuli Venezia Giulia di intraprendere nuove strade per superare criticità e dare impulso alla crescita della nostra economia". Le aziende target del Fondo saranno selezionate tra circa 4.500 imprese, con un fatturato tra 10 e 180 milioni di euro. In particolare, mediante l'investimento diretto nel capitale di rischio, il Fondo si prefigge di ottimizzare l'assetto finanziario delle imprese di piccole e medie dimensioni che hanno progetti di crescita ed espansione, anche a livello internazionale, "che hanno dei parametri economici e patrimoniali positivi. Non è un fondo che si occupa di situazioni di crisi" precisa Del Fabbro. "Raggiungiamo uno dei nostri principali obiettivi di valorizzazione dell'impresa - ha aggiunto Grosso - muovendo passi concreti per evitare di dilapidare il patrimonio aziendale del Nord-Est". Evitare, cioè, la cessione delle imprese del territorio a capitali stranieri, che spesso è accompagnata anche dal trasferimento all'estero delle direzioni aziendali e delle attività produttive, "una reale diga - ha concluso Grosso - per arginare questo fenomeno, cercando di mettere in salvo il nostro dna produttivo". "Oggi sottoscriviamo un impegno - ha puntualizzato infine Andrea Tomat, presidente di Solidarietà Veneto - che non è solo il versamento di capitale, il terzo in ordine di importanza, ma anche un segnale dell'impegno di imprenditori e lavoratori nel sostenere progetti di crescita e sviluppo sul territorio, e allo stesso tempo riconoscere nelle Pmi una possibile fonte di reddito per i sottoscrittori del nostro fondo per predisporre di risorse nel momento post-lavorativo".