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NOVI SAD, CONFRONTI TRA PSICHIATRI SERBI E FRIULANI
NOVI SAD, CONFRONTI TRA PSICHIATRI SERBI E FRIULANI
02/08/2014
Un gruppo di psichiatri del Friuli Venezia Giulia, guidato dal direttore del dipartimento di salute mentale di Trieste, Roberto Mezzina, e dal direttore del servizio psichiatrico di Udine Nord, Renzo Bonn, ed altrettanti specialisti di tre strutture di salute mentale serbe di Novi Knesevac, Sombor e Curug, si sono confrontati a Novi Sad, in Vojvodina, a conclusione del programma Eurostart, nell'ambito di un'iniziativa curata da Informest e promossa dalla visita in Serbia della presidente della Regione, Debora Serracchiani. "Esportare buone pratiche come quelle che hanno posto il Friuli Venezia Giulia ai vertici assoluti di tutto quanto riguarda la salute mentale - ha commentato l'assessore regionale alla Cooperazione internazionale, Gianni Torrenti - va considerata come modalità primaria nell'ambito della cooperazione. Va sottolineato, infatti, che, al di là della razionalizzazione di sistema, la riforma di settore ha garantito dignità e rispetto alle persone che venivano internate nei manicomi". L'applicazione in Serbia della riforma psichiatrica italiana, che ha dato origine alla legge 180 e che ha portato alla chiusura dei manicomi, è stata al centro dei lavori di un seminario nel corso del quale è stato evidenziato come in Serbia esista la reale volontà di introdurre l'esperienza italiana.