NAPOLITANO. IL DISCORSO.
31/12/2014
E' un discorso diverso le mie funzioni le sto per lasciare rassegnando le dimissioni. A ciò mi spinge l'età per le difficoltà delle mie funzioni. A quanti auspicano il mio impegno dico che ho il dovere di non sottovalutare i segni di affaticamento. Ritengo di non poter ricoprire l'incarico. Si tratta di una decisione personale tale da non condizionare governo e parlamento. Penso che questi chiarimenti siano una buona premessa perchè le forze politiche si preparino per una matura scelta di un capo dei stato. Il passaggio della mia rielezione era obbligato per la creazione di un governo. L'aver tenuto in piedi la legislatura è stato un risultato importante perchè si sono superati momenti di tensione, ci voleva l'immagine di un italia stabile. Un anno fa avevo chiesto di poter vedere una riforma delle istituzioni. L'auspicio si è realizzato. Occorre riformare il bicameralismo. Dialogo e chiarimento, ci vuole una nuova legge elettorale. Vorrei ragionare sui come stiamo vivendo il momento attuale. Diffuso è l'assillo della nostra economia per il calo di reddito e il degrado e il dilagare della disoccupazione giovanile. Dalla crisi mondiale nemmeno nel 2014 siamo riusciti a recuperare. Gli usa conoscono un'impennata e guardano all'europa per condizioni diverse. Nel semestre di presidenza abbiamo sollecitato un cambiamento della politica dell'unione. Renzi tirerà le somme critiche e propositiva. E' pericoloso l'appello alle monete nazionali. Tutte le misure stentano a produrre effetti decisivi. Guardando ai tratti più negativi ci può essrre presi da un senso di sgomento. Si può cedere alla sfiducia della politica. Non deve essrre questo l'atteggiamento. Occorre trovare le fonti della volontà collettiva, il 150esumo dell'unità si è organizzato bene. Ci vuole un recupero della fiducia in noi stessi e un ritrovato orgoglio nazionale fa rinascere la politica. Ho fatto il mio meglio in questi anni per rafforzare l'unità e le ferite subite. Di strada ne abbiamo percorsa, la direzione indicata in parlamento è quella giusta. Solo su intangibili valori morali la politica acquisterà credibilità. Brillanti italiani come la gianotti, o la cristofoletti. Siamo orgogliosi di italiani come fabrizio medico cje ha preso l'ebola o la petrucciolo della marina che ha aiutato a dare alla luce una bimba a natale, per non parlare di quanto hanno fatto i nostri soccorrendo la norman atlantic. La missione si può esprimere anche a livello internazionale come concetto europeo. Il contesto è critico come non mai dagli ultimi due decenni. Non ci si può tornare indietro, il rischio dell'indifferenza globale come teme il papa è dietro l'angolo. La pace è in pericolo. Lo storico processo di pace è sotto attacco, per il fanatisimo e per la persecuzione dei cristiani. L'italia deve mostrarsi fattore di contrasto.