“La psicosi collettiva sulla presunta ricomparsa della lebbra in Italia, alimentata in queste ore dalle assurde dichiarazioni del Presidente della Regione Luca Zaia, è senza fondamento alcuno dato che, da secoli, nel nostro Paese esistono piccoli focolai di lebbra ed ogni anno vengono registrati una quindicina di nuovi casi, senza allarmismo alcuno. Il panico suscitato dalla diffusione di una nota di Zaia sul caso di lebbra a Treviso è perciò del tutto ingiustificabile e il Governatore farebbe meglio a rettificare quanto detto. Evidentemente qualcuno si diverte a fare il medico e a suscitare il panico generale, con un’improvvisata caccia all’untore, che rischia di alimentare malumori razzisti: la lebbra è una patologia scarsamente contagiosa e attualmente curabile in molti ospedali italiani, senza contare che il più delle volte sono gli stessi nostri connazionali – e non solo gli stranieri – a venire contagiati dal morbo, dopo prolungati soggiorni all’estero. Di certo i procurati allarmi non servono a salvaguardare la salute pubblica e chi non è informato farebbe meglio a tacere prima di rilasciare dichiarazioni false e pretestuose”. Lo affermano in una nota i Parlamentari veneti del MoVimento 5 Stelle