MIRANO, SCOPERTO TOPO D'APPARTAMENTO

Ancora controlli da parte dei Carabinieri della Compagnia di Mestre nel territorio del centro città e in tutta la giurisdizione di competenza, finalizzato alla prevenzione delle manifestazioni di microcriminalità, in particolare dei reati contro il patrimonio, furti in abitazione e attività commerciali. Decine i servizi posti in essere in tutta la giurisdizione di competenza, garantendo una presenza costante delle pattuglie lungo le arterie principali del territorio e proprio un controllo stradale ha portato allo scardinamento di una cellula di “topi d’appartamento” professionisti ed in trasferta dal padovano. A Mirano i Carabinieri della Stazione CC di hanno denunciato in stato di libertà un quarantenne originario del padovano, con numerosi precedenti specifici, con l’accusa di ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi da scasso. I Carabinieri erano impegnati in servizio di vigilanza alle abitazioni site lungo la densamente popolata via Porara, ed in piena notte (3.30) la pattuglia notava una vettura apparentemente modesta – una Fiat Uno con ancora la targa VE – con due uomini a bordo. Si sarebbe potuto benissimo pensare a dei turnisti al rientro dal lavoro o forzati dall’alzataccia per raggiungere qualche cantiere lontano. Il veicolo invece, alla vista dei Carabinieri che si apprestavano al controllo, svicolava a forte velocità, inseguita dalla vettura militare che non dava loro scampo, tanto che poco dopo i due abbandonano l’auto ai margini di un campo agricolo per darsi alla fuga a gambe levate. I due militari però riuscivano a bloccare uno dei due e scoprire che si tratta proprio di un ladro professionista, con numerosi precedenti specifici. I Carabinieri all’interno della vettura, risultata rubata poco prima a Mira tanto che la proprietaria non se ne era ancora avveduta, hanno rinvenuto numerosi attrezzi utili per effrazioni: grosse tronchesi, punte da trapano modificate, cacciaviti e pinze, con evidenti segni di recente utilizzo e non certo per il bricolage casalingo. Vi erano anche un passamontagna e guanti da lavoro, per completare il “kit dello scassinatore”. Per l’uomo, è scattata la denuncia in stato di libertà per ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi da scasso. Il dispositivo di controllo del territorio, rafforzato anche per aumentare il livello di prevenzione e contrasto ai reati predatori, verrà ulteriormente intensificato nei prossimi giorni in tutto l’entroterra mestrino.