MESTRE, ARRESTATO PERICOLOSO SPACCIATORE
03/07/2015
Nel primo pomeriggio di ieri, gli Agenti del Commissariato di Mestre, durante uno specifico servizio finalizzato al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel centro cittadino, effettuavano una perlustrazione, a piedi, nell’area verde che si sviluppa parallelamente al Parco Sabbioni di Mestre, al di là della linea ferroviaria, in quanto, nel contesto di attività info/investigativa era emerso che in quel luogo vi era un via vai sospetto di soggetti di etnia nord africana. Gli Operatori, durante l’attività di osservazione, udivano delle voci in lingua straniera: si avvicinavano pertanto con cautela in direzione dei rumori percepiti, al fine di capire che cosa stesse succedendo. I poliziotti, notavano due soggetti dalle chiare caratteristiche nordafricane, i quali seduti a ridosso della struttura in costruzione sopra citata stavano parlando nella loro lingua. Nel frattempo, il soggetto poi identificato per JELLITI Morad nato in Tunisia nel’83, indossante una vistosa maglietta blu, tagliava dei lembi di nylon di colore azzurro mettendovi all’interno qualcosa per poi arrotolarli e termosaldarli all’estremità con un accendino. Ritenendo molto probabile che i due fossero in procinto di confezionare sostanza stupefacente, gli operatori decidevano di intervenire fuoriuscendo dalla boscaglia. Appena usciti e qualificati per Operatori di Polizia, i due si davano a una precipitosa fuga in direzioni diverse. poliziotti iniziavano l’inseguimento nella fitta vegetazione (con erba e rovi spinosi) di uno dei due soggetti, il quale cercando si sfuggire agli Agenti, percorreva la parte sterrata a ridosso della struttura in costruzione. In quel frangente, l’uomo lanciava alla sua destra un involucro di colore azzurro che veniva immediatamente recuperato dagli operatori. Dopo alcune centinaia di metri veniva raggiunto, mentre tentava di nascondersi tra la vegetazione. Il soggetto veniva quindi immediatamente bloccato e sottoposto ai controlli di rito: addosso, gli venivano rinvenute, oltre a due singole confezioni piccole di circa 1 grammo cadauna (rinvenute a terra nel luogo in cui si era nascosto), un pezzo di sostanza solida, presumibilmente hashish, rinvenuta all’interno degli slip che indossava. Ritornati sul luogo in cui i due soggetti erano stati notati accovacciati, veniva rinvenuto, occultato sotto un pezzo di polistirolo, un bilancino di precisione, una forbice e i pezzi di nylon, oggetti spesso utilizzati dai due soggetti, ormai chiaramente assimiliabili a due spacciatori. Va evidenziato che il confezionamento degli involucri erano del tutto uguali ai pezzi di nylon di colore azzurro sequestrati poco prima. Con l’ausilio di personale delle Volanti della Questura di Venezia, lo straniero veniva accompagnato presso questi Uffici per l’attività di rito comprendente il foto-segnalamento. Il secondo soggetto notato, e sconosciuto agli operanti, faceva invece perdere le proprie tracce. A carico del medesimo, emergeva che lo stesso era oggetto di ricerca da parte dell’Autorità Giudiziaria per la revoca del decreto di sospensione della custodia cautelare in carcere: doveva infatti scontare la pena residua di 10 mesi di reclusione. Va evidenziato che il nominato in oggetto è stato rintracciato nel corso di un servizio finalizzato al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti ed è trovato in possesso di complessivi gr.12 circa di eroina e 6, 5 di hashish, un bilancino di precisione, ed altro materiale atto al confezionamento di stupefacente. Al termine delle operazioni di rito lo straniero veniva quindi associato presso la locale casa circondariale di Santa Maria Maggiore in stato d’arresto in ottemperanza al provvidiamento dell’A.G. in merto al provvediemento di carcerazione, mentre veniva indagato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stufefacenti.