MACROREGIONE, SI CONSOLIDA L'IDEA

Questi sono i giorni in cui si consolida una grande strategia europea, la Macroregione Adriatico-Ionica, nella quale è presente anche la Regione Friuli Venezia Giulia e proprio in un settore strategico come il trasporto marittimo e le infrastrutture. Lo ha detto a Udine la presidente della Regione, Debora Serracchiani, al decimo Forum internazionale dell'Euroregione Aquileiese dal titolo "L'Europa senza Europa. Crisi in Europa o Europa in crisi", al quale ha partecipato anche il presidente emerito della Repubblica Ceca, Vaclav Klaus. "Guardiamo con grande interesse anche alla Macroregione Danubiana, pur essendone fuori, e naturalmente faremo la nostra parte anche come Paese nella strategia Baltica", ha aggiunto Serracchiani sottolineando che "ci sono tre progetti di cooperazione che riguardano questa parte dell'Europa nei quali vorremmo essere protagonisti". Parlando dell'incontro di Udine, Serracchiani ha rimarcato che si tratta di "un'iniziativa che fa sì che il Friuli Venezia Giulia possa interpretare al meglio il ruolo che le è stato affidato dalla storia e dalla geografia". Sono infatti la posizione privilegiata dal punto di vista geopolitico e lo statuto di specialità "che - ha evidenziato la presidente - ci permette di essere utili al nostro Paese anche sul fronte delle relazioni internazionali", a creare le condizioni affinché la Regione sia pronta ad accettare la sfida per la costruzione di una nuova Europa, un rinnovamento necessario "se vogliamo essere protagonisti nella gestione delle situazioni di criticità ai confini del continente europeo". Nel corso di questo mandato la Regione, ha continuato Serracchiani, ha cercato di interpretare a pieno questa possibilità di sviluppare la sua vocazione, scegliendo di affidare alla presidente la delega nelle Relazioni internazionali nella convinzione "che sia lo strumento migliore per essere utili al Paese". La presidente ha quindi ricordato il rafforzamento dei rapporti con la Regione Carinzia, con la Slovenia e la Croazia, fino alla recente visita in Serbia, "che ha creato le condizioni per allargare la capacità del nostro Paese e della nostra Regione - ha concluso - di essere centrali per costruire importanti rapporti in una Europa che ha bisogno di stabilità ma anche di essere interlocutore forte verso i Balcani".