LE DISTILLERIE RAPINATE
07/05/2015
Le distillerie che subiscono furti o rapine di distillato o alcol stoccati in regime di sospensione d'imposta sono tenute a pagare l'imposta di fabbricazione perché non è esclusa l'immissione al consumo del prodotto sottratto, sia pure in maniera fraudolenta. A sollevare il problema è l'Associazione Piccole e Medie Industrie - Confapi Friuli Venezia Giulia in una lettera inviata ai parlamentari europei della circoscrizione del Nordest. Confapi Fvg ha rimarcato che una direttiva comunitaria del 16 dicembre 2008 non assimila espressamente il furto o la rapina al caso fortuito o alla forza maggiore, anche nell'eventualità in cui il distillatore sia estraneo al fatto criminoso e abbia agito per prevenirlo. Inoltre, con il diffondersi del fenomeno criminoso le compagnie di assicurazione sono sempre meno propense ad assicurare le distillerie per questo rischio e i premi rimangono elevati. Poiché il legislatore italiano non dovrebbe modificare la normativa nazionale senza un orientamento da parte europea, segnala Confapi, l'associazione ha investito del problema i parlamentari di Strasburgo affinché propongano una modifica della direttiva, equiparando il furto e la rapina al caso fortuito e alla forza maggiore.