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LA TRAGEDIA DI REFRONTOLO, IL GOVERNO ESAMINA PROVVEDIMENTI ECCEZIONALI
LA TRAGEDIA DI REFRONTOLO, IL GOVERNO ESAMINA PROVVEDIMENTI ECCEZIONALI
03/08/2014
L'esondazione del Lienza, con un bilancio di 4 morti, sarebbe stata provocata dallo scivolamento nel torrente di materiali vari, tra cui numerose rotoballe di fieno che hanno provocato un effetto "tappo", ostruendo il corso del torrente e determinandone lo sversamento. Lo si apprende dal Corpo Forestale dello Stato che sta lavorando a questa ipotesi investigativa. Governo, ora si volta pagina Per quanto accaduto la scorsa notte nel Trevigiano, il Governo esprime il cordoglio per le vittime al presidente Zaia, ma annuncia di aver "voltato pagina. Basta inseguire e fare i 'notai' delle emergenze - è scritto sul sito di Palazzo Chigi - adesso investiamo in opere di difesa, prevenzione e sicurezza. Al via anche i 570 cantieri anti dissesto". "Quanto accaduto nel trevigiano - si legge sul sito del GOverno - è solo l'ultimo dei numerosi campanelli d'allarme che in questo inizio estate ha visto vittime e danni causati da un clima sempre più caratterizzato da fenomeni meteorologici un tempo definiti estremi e purtroppo ormai ordinari. Piangiamo altre vittime che allungano la lista dei lutti ma questo Governo, a differenza di quanto è sempre avvenuto in passato, ha scelto di chiudere la stagione che ha visto l'Italia inseguire le emergenze e iniziamo ad investire in difesa e mitigazione dei rischi, in prevenzione e sicurezza. Per questo, già nello sblocca Italia, sblocchiamo cantieri anti-dissesto investendo i primi 650 milioni non spesi da anni. Per questo è al lavoro la Struttura di missione del Governo - è scritto ancora sul sito di Palazzo Chigi - che coordina questo settore ed abbiamo già effettuato incontri con tutte le Regioni, a partire dal Veneto, per individuare le opere più urgenti da realizzare, i troppi finanziamenti dello stato mai trasformati in cantieri, anche per il patto di stabilità, e il percorso più rapido per superare i paradossali vincoli burocratici che rallentano o bloccano opere anti emergenza". "Con lo sblocca dissesto e opere idriche, mettiamo a gara entro il 2014 circa 1,1 miliardi di euro ancora non spesi per opere urgenti (650 per cantieri antidissesto e 480 milioni per l'idrico). Lo spiega Erasmo D'Angelis, capo di #italiasicura, la struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle infrastrutture idriche. "Sono interventi - dice - che portano 31 mila occupati e sono già finanziati e in ritardo di anni o addirittura decenni". Identificate le vittime Intanto, sono state identificate anche le altre due vittime del disastro di Refrontolo, uccise dallo straripamento del torrente Lierza. Si tratta di Luciano Stella, 50 anni, di Pieve di Soligo, e Fabrizio Bortolin, 48 anni, di Santa Lucia di Piave. Si aggiungono a Giannino Breda, 67 anni, di Falzè di Piave, e Maurizio Lot, 52, di Farra di Soligo, identificati in precedenza. Le quattro salme sono state portate nell'ospedale di Conegliano (Treviso). Da questa mattina personale della Forestale, a bordo di un elicottero, sta sorvolando la zona per chiarire la dinamica e le cause degli accadimenti e monitorare il territorio. Secondo i primi rilievi, l'esondazione - fa sapere la Forestale - "pare sia stata provocata dallo scivolamento nell'alveo del torrente di materiali vari a causa delle ingenti precipitazioni; in particolare, risulta che il Lierza sia stato ostruito anche da numerose rotoballe di fieno che hanno provocato un effetto 'tappo' col successivo sversamento dell'enorme mole di acqua, fango e detriti". La particolarità del territorio, caratterizzato da colline coltivate a vigneti - si tratta, infatti, della zona del Prosecco - è quella di non offrire grande resistenza in caso di piogge incessanti come quelle che hanno imperversato in questo periodo: di conseguenza - spiega la Forestale - "aumenta il rischio di scivolamenti dei detriti nei torrenti, con successivo pericolo di esondazione". L'elicottero del Corpo forestale, inoltre, sorvolerà il territorio dei comuni di Cison di Val Marino e Tarzo (Treviso) che nei giorni scorsi hanno segnalato "eventi calamitosi di simile natura ma fortunatamente senza esiti nefasti per la cittadinanza, per monitorare lo stato dei torrenti e dei territori, anche con l'ausilio di esperti geologi, per predisporre in tempi utili eventuali piani di evacuazione o interventi specifici". Bomba acqua trevigiano:su stand della festa 3 metri d'acqua La bomba d'acqua che ha distrutto l'area della festa paesana che si teneva la notte scorsa a Refrontolo, che ha provocato 4 morti, è piombata sull'area con un'onda di altezza stimata in oltre 3 metri. Secondo una prima ricostruzione della Protezione Civile, la pioggia intensissima avrebbe trovato un 'tappo' di materiale e balle di paglia su un ponticello a monte del torrente Lierza, provocando così l'esondazione. La violenza dell'acqua ha travolto persone, suppellettili, auto, provocando smottamenti del terreno e divellendo gli alberi. Cessata l'onda d'urto, il parcheggio vicino alla sagra era ancora sommerso da due metri e mezzo d'acqua, che a fatica sono defluiti nella notte. Dopo il primo intervento dell'elicottero della Protezione Civile ora la zona è sorvolata da quello dei Vigili del fuoco che, messa in sicurezza la frazione, stanno valutando le operazioni da fare. L'urgenza delle operazioni - hanno spiegato i pompieri - è anche dettata dal fatto che è prevista per il pomeriggio di oggi una nuova perturbazione. Aggiornato bilancio, 4 morti 8 feriti Il bilancio aggiornato a poco fa della bomba d'acqua che ha colpito Refrontolo è di quattro morti e 8 feriti, 6 dei quali ancora in ospedale. Uno di loro è rianimazione. Il dato è stato reso noto dal presidente del Veneto, Luca Zaia, da stamane sul luogo del disastro assieme a Protezione Civile, Vigili del Fuoco e forze dell'ordine. Zaia ha visitato i luoghi prima percorrendo la zona a piedi poi con con un elicottero, per verificare l'entità dei danni. Napolitano: dolore per vittime "Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, avuta notizia del tragico bilancio dell'evento alluvionale che ha colpito, nella tarda serata di ieri, il Comune di Refrontolo, esprime la propria solidarietà alla comunità locale e la sua commossa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime e l'augurio di pronta guarigione ai feriti": è quanto si legge in una nota del Quirinale. "Il Capo dello Stato manifesta vivo apprezzamento a quanti si sono impegnati nelle difficili operazioni di soccorso",conclude. Galletti: pensiero a vittime e feriti "Siamo profondamente addolorati per le morti provocate dal maltempo nel Trevigiano. Il nostro pensiero e la nostra vicinanza va alle loro famiglie e alle persone rimaste ferite". Lo afferma il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. "Un dramma del genere - aggiunge - deve far riflettere sulla fondamentale importanza della messa in sicurezza del territorio, ma soprattutto delle politiche di prevenzione per rispondere alla fragilità strutturale del suolo italiano". Vigili del fuoco: ispezionate auto travolte, vuote Non c'erano altre vittime nelle carcasse d'auto trascinate via dalla bomba d'acqua di stanotte e Refrontolo, nel Trevigiano, in cui sono morte quattro persone. Lo hanno fatto sapere i Vigili del Fuoco al termine delle operazioni di ispezione. "Sono quattro i corpi senza vita - confermano i Vigili del Fuoco in una nota ufficiale - recuperati nella notte a Refrontolo dopo il violento temporale che ha colpito la zona pedemontana del trevigiano nella tarda serata di ieri, causando lo straripamento del torrente Lierza". "Coinvolto un gruppo di persone che partecipavano a una festa di paese, i soccorritori - aggiunge la nota - hanno svolto per tutta la notte le operazioni di ricerca dei quattro dispersi segnalati. Impegnati nell'intervento 40 vigili del fuoco con il nucleo sommozzatori di Vicenza, squadre Saf (speleo, alpino, fluviali) e cinofili provenienti anche dai comandi limitrofi". "Terminato alle prime luci dell'alba il difficoltoso lavoro di verifica delle tante carcasse d'auto trascinate dall'acqua, è stata esclusa la presenza di persone all'interno", conclude la nota. Zaia: chiederemo stato di calamità, via i curiosi "Chiederemo subito lo stato di calamità per tutta la zona colpita. Questo è un lutto per tutto il Veneto e per l'Italia". Lo ha detto a Refrontolo il presidente del Veneto, Luca Zaia, che per tutta la notte si è tenuto in costante contatto con i soccorritori. Zaia ha annunciato che la Regione ha già attuato lo stato di crisi per la zona. Alle 11, al Comune di Refrontolo, farà il punto della situazione con i responsabili dei soccorsi e il sindaco. "Curiosi andatevene! Qui ci sono dei morti e state intralciando il lavoro di chi sta mettendo in sicurezza il territorio". Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, visitando il luogo colpito dal fortunale, a Refrontolo. "Ho visto gente andare a passeggio con tanto di cane al guinzaglio - ha aggiunto - c 'era chi faceva trekking e ciclisti in tenuta sportiva proprio dove è avvenuto il disastro Questo è vergognoso". Zaia ha confermato di aver chiesto "lo stato di crisi" per l'intera zona.