LA GENTE NON SI SENTE SICURA
24/01/2015
La percezione di sicurezza della popolazione "risulta affievolita per l'eccessivo risalto che viene riservato dai media a specifici atti delittuosi, sebbene l'attività criminale, salvo leggere variazioni del tutto fisiologiche, si mantenga costante e sia qualitativamente e quantitativamente di gran lunga inferiore a quanto avviene in altre realtà del Paese". Lo ha affermato il Procuratore generale presso la Corte d'Appello di Trieste, Dario Grohmann, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario del distretto del Friuli Venezia Giulia. Passando in breve rassegna i dati sui reati in regiona, Grohmann ha puntualizzato che "fortunatamente non si registrano infiltrazioni criminali di stampo mafioso, sebbene segnali di preoccupazione inducono a tenere alta la vigilanza sul territorio, sul quale evidentemente possono appuntarsi interessi malavitosi in relazione ad attività economiche, ancora presenti in grande numero nonostante la crisi. I forti flussi migratori che attraversano la nostra regione - ha poi aggiunto - hanno da tempo fatto innalzare i livelli ai attenzione, controllo e monitoraggio sull'eventuale formazione di cellule jihadiste, ulteriormente rafforzati dopo i gravi fatti di Parigi". Tuttavia, ha concluso il Pg, "sebbene risultino in diminuzione i reati contro il patrimonio, in particolare rapine e furti in abitazione, è in aumento la percezione di pericolo e di insicurezza tra la popolazione".