LANDINI PRENDE COME ESEMPIO L'ACCORDO ELECTROLUX

In Electrolux è stato fatto un accordo: vuol dire che tutti i lavoratori continuano a lavorare, che nessuno stabilimento ha chiuso. Così Maurizio Landini, segretario della Fiom-Cgil ha commentato oggi a Mestre, a margine di un incontro sindacale, quanto avvenuto con l'accordo interno in Electrolux, azienda che dopo il rischio di tagli sta riconquistando quote di mercato importanti. "La scelta di ridistribuire l'orario - ha detto, ricordando l'accordo azienda-sindacati - dovrebbe essere una delle cose da fare, non solo all'Electrolux, ma che in alternativa ai licenziamenti sarebbe da fare in tutte le imprese". "Questa strada di ridistribuire il lavoro che c'è e chiedere all'impresa di investire - ha sottolineato - è un fatto importante ed è importante che sia arrivato dopo 150 ore di sciopero che i lavoratori hanno fatto". "Il problema che si sta aprendo - ha proseguito - è che le imprese ti chiedono di abbassare i salari, di fare licenziamenti, di ridurre diritti. La politica che sta facendo il governo è che uno per lavorare debba accettare qualunque condizione. E' una logica che non ha senso"