L'ITER SUI NUOVI SOGGETTI PUBBLICI

L'iter della norma prevede che la proposta di Piano venga inviata al Consiglio delle Autonomie locali, per l'espressione del parere entro 15 giorni. Parallelamente, entro 60 giorni dalla pubblicazione della delibera, i Comuni possono chiedere l'adesione a un'aggregazione diversa o comunicare la decisione di non aderire ad alcuna aggregazione, qualora abbiano una popolazione superiore a 5.000 abitanti (3.000 se appartenenti a Comunità montane), ma devono produrre una relazione nella quale venga delineata la sostenibilità dell'esercizio in forma singola delle funzioni di cui la legge prevede invece la forma associata. Conclusa questa fase di consultazione, entro i successivi 45 giorni la Giunta regionale approverà in via definitiva il Piano di riordino territoriale e l'elenco dei Comuni che ne fanno parte. "Scopo di questo Piano - commenta Panontin - è quello di cercare di aiutare soprattutto i Comuni più piccoli, oggi di certo in difficoltà, affinché possano 'lavorare' assieme agli enti locali più strutturati e si possano offrire ai cittadini, attraverso le Unioni, risposte più efficaci, più efficienti e più economiche".