I RUSSI CI VOGLIONO

E' tangibile la profonda volontà della Federazione russa di incentivare la realizzazione di partnership tra imprese italiane e russe. Lo ha detto il presidente di Informest, Enrico Bertossi, a margine dell'incontro a Udine promosso da Confindustria Udine e Informest su 'La cooperazione economica Italo-Russa'. "Sono opportunità da cogliere, e tra i compiti di Informest c'è proprio quello di coltivare rapporti costruttivi e facilitare le collaborazioni per un futuro dalle basi più solide", ha aggiunto Bertossi. Introdotti dal Presidente di Confindustria Udine, Matteo Tonon, il vice-direttore della Rappresentanza Commerciale della Federazione Russa in Italia, Igor Shyrjaev, e l'esponente dell'Unione delle Imprese moscovite, Andrej Akopov, hanno illustrato agli imprenditori la situazione istituzionale ed operativa aggiornata dei rapporti economico-commerciali tra Italia e Federazione Russa alla luce dei recenti scontri in Ucraina e delle conseguenti sanzioni economiche applicate da Stati Uniti ed Unione Europea al Paese. "Il regime delle sanzioni - ha evidenziato Akopov - riguarda solo alcuni prodotti agroalimentari e alcune produzioni di tipo misto per il settore civile e militare. Non tocca le industrie o i trasporti. Il problema vero concerne invece i finanziamenti. A causa della caduta del prezzo del petrolio e della conseguente forte svalutazione del rublo, le imprese russe sono limitate nell'acquisto di macchinari dall'estero". Akopv ha anche ricordato che aprire un'azienda in Russia costa poco, appena 196 euro, e in soli cinque giorni si diventa legittimi proprietari. Dal canto suo, Tonon ha sottolineato come le difficoltà attuali nei rapporti tra Unione Europea e Russia non mettono in discussione la volontà delle aziende friulane di continuare a collaborare e, d'altro canto, il forte interesse da parte degli operatori russi di mantenere vive le relazioni commerciali.