I CHIARIMENTI DI PRODANI.

Qui non si tratta di emendamenti bandiera, o delle solite questioni interne. È una nuova problematica, perché mi è stata tolta la possibilità di portare avanti il mio lavoro. Il deputato M5s Aris Prodani, intervistato da Repubblica, torna così sugli emendamenti da lui preparati e non presentati dai suoi colleghi di partito in commissione Bilancio. "Avevo preparato due emendamenti" sul porto vecchio di Trieste "che il maxiemendamento vuole sdemanializzare e spostare in un punto franco. Li ho trasmessi ai colleghi in commissione, ma la capogruppo Laura Castelli mi ha detto che uno di questi era 'contrario alla nostra linea politica' ". E al giornalista che gli chiede quale linea risponde: "appunto, possibile che 4 deputati in commissione Bilancio decidano la linea su una questione che neanche conoscono? A questo punto che senso ha la parola portavoce?". L'altro emendamento, continua Prodani, "era quello soppressivo dell'emendamento del Pd. Laura mi aveva garantito che l'avrebbe presentato" e "niente, non c'era". "Nessuno lo ha mai trasmesso. Senza che mi siano state date spiegazioni". Infine il deputato riflette sul suo futuro tra i Cinque Stelle: "mi prendo qualche giorno". "Se non posso fare quello per cui sono stato eletto perché quattro persone lo hanno deciso, che ci sto a fare?"