Nel 2014 le imprese attive in Friuli Venezia Giulia sono diminuite di 2.139 unità; al netto di agricoltura, silvicoltura e pesca, il calo è stato di 1.054 unità. Le nuove imprese hanno invece toccato il minimo storico. Il dato emerge dall'indagine congiunturale di Unioncamere Fvg, presentata oggi a Trieste, dalla quale si evidenza la difficoltà dei giovani a investire nell'impresa, e la complessità che presenta il nostro Paese nell'avviare nuove iniziative e che di fatto ostacola la costruzione di nuove imprese. Altro dato sottolineato oggi riguarda le famiglie in difficoltà, che da quattro anni diminuiscono la spesa per consumi finali. Se nel 2013 si è registrato un -2,8%, la stima per il 2014 è di -0,5%. Le previsioni occupazionali del progetto Excelsior relative al primo trimestre 2015 per il Friuli Venezia Giulia tornano ad essere positive di 550 unità, per effetto delle 5.180 entrate, sia subordinate che autonome, e 4.630 uscite per scadenza dei contratti, pensionamento o altri motivi. Questo risultato appare coerente con la Congiunturale, che in riferimento all'industria manifatturiera indica una leggera ripresa dell'occupazione. Infine, dall'analisi dei bilanci delle imprese del 2013 è stata complessivamente registrata una leggera crescita dei ricavi e della produttività, in particolare nei comparti delle macchine utensili, nella filiera del mobile e nell'agroindustria.