IDEAL STANDARD, TRATTATIVE INTERROTTE
02/12/2014
Le trattative tra Ideal Standard e Idealscala si sono interrotte a Roma in modo "definitivo, a meno di colpi di scena", come fa sapere l'azienda, che sostiene di non aver ricevuto ancora dalla Idealscala un piano industriale. Il 20/11 sono state firmate le procedure per le quasi 400 unità dello stabilimento di Orcenico, compresi gli incentivi In una nota l'azienda prende "atto con rammarico della non volontà della cooperativa di proseguire nel percorso delineato", dopo "aver speso quasi 30 milioni di euro" e aver impiegato "molti mesi". Gli impegni prevedevano "condizioni di favore degli asset per l'avvio della cooperativa" alla presentazione del piano industriale, commerciale e finanziario. La rottura è diventata inevitabile", oggi priorità di Ideal Standard è "l'implementazione del piano industriale e commerciale 2015-2017" I sindacati accusano Ideal Standard dell'"ennesimo comportamento inaccettabile" dopo la rottura delle trattative. "Gli accordi prevedevano la possibilità di reindustrializzazione del sito, ma l'azienda li sta ancora una volta disattendendo", ha detto il segretario dei chimici della Cisl del Friuli Venezia Giulia, Franco Rizzo. "Consegneremo, comunque, il piano industriale della coop Ideal Scala - ha aggiunto Rizzo - affinché la proprietà non solo strumentalizzi la situazione, ma si assuma le proprie responsabilità in caso di fallimento della trattativa". "Oggi doveva essere una giornata cruciale per sottoscrivere l'impegno dell'azienda a facilitare l'ingresso della nuova società nell'utilizzo degli impianti di Orcenico - ha detto il segretario provinciale di categoria della Cgil, Giuseppe Pascale -, un impegno che faceva seguito alle grandi concessioni dei lavoratori e dei sindacati, che hanno accettato la chiusura dello stabilimento e le conciliazioni a patto che non venisse meno la continuità occupazionale. Attendiamo il verbale del Ministero e della Regione - ha concluso Pascale - che ci attendiamo durissimo, prima di intraprendere le forme di lotta più aspra per contrastare questo epilogo".